Guida turistica su Catania - cosa vedere e cosa mangiare a Catania

Catania: Dove il Vulcano Incontra il Mare

Guida turistica su Catania - cosa vedere e cosa mangiare a Catania


Perché visitare Catania

Catania è la grande città barocca ai piedi del vulcano Etna: plasmata da eruzioni e ricostruzioni, offre contrasti intensi tra mercato popolare, piazze barocche e una cucinaCatania da scoprire: 10 luoghi imperdibili e 10 sapori tipici tra barocco, Etna e cucina autentica siciliana profondamente radicata nella tradizione siciliana.

La sua vicinanza al vulcano dell'Etna e il patrimonio storico-artistico la rendono una tappa obbligata per chi visita la Sicilia.

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Informazioni 

1. Origini e fondazione

Catania è una delle città più antiche della Sicilia orientale.
Fondata dai coloni greci calcidesi nel 729 a.C., prese il nome di Katane.
Grazie alla posizione strategica e alla fertilità del territorio – dovuta ai terreni vulcanici dell’Etna – divenne presto un importante centro commerciale della Magna Grecia.

2. Età romana

Durante l’Impero romano, Catania si trasformò in una città ricca e ben organizzata:

Fu elevata a civitas, con terme, teatri e un anfiteatro oggi in gran parte sotterrato.L’economia prosperò grazie all’agricoltura, al porto e alle attività artigianali.

3. Medioevo e dominazioni successive

Come molte città siciliane, Catania passò attraverso diverse dominazioni:
Bizantini, che la resero un importante centro religioso.
Arabi (IX–XI secolo), che potenziarono l’agricoltura e il commercio.
Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi, che contribuirono allo sviluppo urbano e culturale.
Un evento simbolico medievale riguarda Sant’Agata, martire cristiana del III secolo, oggi patrona molto venerata.

4. Il terribile terremoto del 1693 e la rinascita barocca

Nel 1693 un devastante terremoto distrusse gran parte della Sicilia sud-orientale, compresa Catania.
La città fu completamente ricostruita in stile barocco, con un impianto urbanistico moderno e scenografico. Questo periodo diede vita ai principali monumenti odierni, tanto che Catania – insieme ad altre città del Val di Noto – è oggi Patrimonio UNESCO per il Barocco Siciliano.

5. L’Ottocento e il Novecento

Con l’Unità d’Italia Catania divenne uno dei centri economici più dinamici dell’isola.
Nacquero importanti attività industriali e commerciali, e la città divenne un polo culturale, anche grazie a figure come Vincenzo Bellini, compositore di fama mondiale.
Nel Novecento si espanse ulteriormente, diventando la seconda città siciliana per popolazione.

6. Catania oggi

 Popolazione: circa 300.000 abitanti (oltre 700.000 con l’area metropolitana).

Posizione: Sicilia orientale, ai piedi dell’Etna.

Punti di forza attuali:

Porto e aeroporto internazionale (Fontanarossa), tra i più trafficati d’Italia.
Università storica (1434).
Economia legata a commercio, turismo, servizi e alta tecnologia (Etna Valley).

 

Catania in 20 Tap­pe: Storia, Cultura e Panorami da Vivere

 

1. Piazza del Duomo e il Liotru

 Centro monumentale della città, ricostruito in stile barocco dopo il terremoto del 1693. Il Liotru, l’elefante in pietra lavica sormontato da un obelisco egizio, è considerato il portafortuna e simbolo di Catania.

2. Cattedrale di Sant’Agata

 Dedicata alla patrona della città, conserva le reliquie di Sant’Agata. All’interno si trovano la tomba del compositore Vincenzo Bellini e splendide cappelle barocche. La facciata è opera dell’architetto Vaccarini.

3. Via Etnea

 La strada principale della città, lunga quasi 3 km, ricca di negozi, caffè storici e palazzi nobiliari. Da qui si gode spesso una vista diretta sull’Etna, soprattutto dopo giorni di tramontana.

4. Teatro Romano e Odeon

 Un complesso archeologico perfettamente inserito nel tessuto urbano. Il Teatro Romano, del II secolo d.C., poteva accogliere fino a 7.000 spettatori; l’Odeon serviva invece per spettacoli musicali e prove teatrali.

5. Castello Ursino

 Costruito da Federico II di Svevia nel XIII secolo, originariamente sorgeva direttamente sul mare. Le colate laviche del 1669 ne modificarono completamente il contorno. Oggi ospita il Museo Civico, ricco di opere medievali e rinascimentali.

6. Monastero dei Benedettini

 Un enorme complesso monastico, tra i più grandi d’Europa. Da visitare i chiostri, la biblioteca e le cucine settecentesche. Progettato anche da Vaccarini, è oggi sede dell’Università di Catania.

7. Teatro Massimo Bellini

 Teatro lirico inaugurato nel 1890 con la Norma di Bellini. L’acustica è considerata eccellente. L’interno, decorato con stucchi dorati e affreschi, rappresenta uno dei maggiori esempi di teatro ottocentesco in Italia.

8. La Pescheria (mercato del pesce)

 Mercato popolare che si svolge ogni mattina dietro Piazza Duomo. Atmosfera vivacissima, banchi di pesce freschissimo e specialità locali. Perfetto per foto suggestive e per testare la cucina di strada.

9. Piazza Università

 Con i suoi palazzi barocchi e i celebri lampioni bronzei con figure mitologiche, è una delle piazze più eleganti del centro. Spesso ospita eventi e manifestazioni culturali.

10. Palazzo Biscari

 Palazzo nobiliare barocco appartenuto ai Principi di Biscari. Celebre la sala da ballo, usata anche come location per concerti e videoclip. È visitabile tramite tour guidati.

11. Giardino Bellini

 Il parco più antico della città. Offre terrazze panoramiche, viali alberati e un grande orologio floreale. Ottimo per una pausa rilassante lungo Via Etnea.

12. Museo dello Sbarco di Sicilia 1943

 Un museo moderno e immersivo che ricostruisce lo sbarco alleato in Sicilia durante la Seconda Guerra Mondiale. Percorso emozionante con installazioni, documenti e ricostruzioni sceniche.

13. Basilica Collegiata

 Chiesa barocca dalla facciata elegantissima, affacciata su Via Etnea. L’interno è luminoso e armonioso, un perfetto esempio del barocco catanese.

14. Chiesa di San Nicolò l’Arena

La più grande chiesa della Sicilia, anche se incompiuta. Caratteristici i colonnoni mozzati all’ingresso. Dalla terrazza del campanile si ammira un panorama a 360 gradi.

15. Badia di Sant’Agata (salita in cupola)

 Da fare assolutamente: la salita offre una vista spettacolare su Piazza Duomo, sui tetti barocchi e sull’Etna.

16. Anfiteatro Romano di Piazza Stesicoro

 Costruito tra il II e III secolo d.C., era uno dei più grandi anfiteatri dell’Impero. Oggi è visibile solo una parte, ma le dimensioni originarie erano imponenti.

17. Porta Garibaldi (o Ferdinandea)

 Arco monumentale barocco del 1768, costruito per celebrare le nozze dei Borbone. Colpisce per il contrasto tra pietra lavica nera e marmo bianco.

18. Lungomare di Ognina e Piazza Europa

 Tratto costiero con scogliere laviche e locali affacciati sul mare. Ideale al tramonto o per una corsa mattutina. Da qui partono anche escursioni in barca.

19. La Playa di Catania

 Spiaggia lunga oltre 3 km, con lidi attrezzati e fondale basso. Perfetta per famiglie, per sport acquatici e per chi cerca relax a pochi minuti dal centro.

20. Il vulcano Etna (escursione)

Il vulcano attivo più alto d’Europa, Patrimonio UNESCO. È possibile salire in funivia dal Rifugio Sapienza o fare trekking con guide autorizzate da Piano Provenzana. Paesaggi lunari, colate laviche storiche e crateri suggestivi.

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Catania da Assaggiare: 20 Piatti che Parlano di Tradizione e Identità

La cucina catanese è una delle espressioni più vivaci e identitarie della gastronomia siciliana. Profondamente legata ai prodotti dell’Etna, unisce ingredienti semplici e popolari a sapori intensi e generosi. Melanzane, pomodoro, pesce fresco, pistacchio e carne alla brace sono protagonisti assoluti. La tradizione della tavola calda, unica nel suo genere, convive con piatti storici come la Pasta alla Norma, mentre lo street food – dalle arancinate alle polpette di cavallo – racconta l’anima verace della città. Dolci come cannoli, granite e brioche completano un patrimonio culinario ricco di storia, creatività e autenticità.

La cucina catanese fonde influenze arabe, spagnole e mediterranee. Ecco i piatti e i cibi (di cui alcuni di strada) che devi provare.

 

1. Arancino catanese (alla carne o al burro)

A Catania l’arancino ha la caratteristica forma conica, simbolo della città. Il più tradizionale è ripieno di ragù di carne, piselli e caciocavallo; quello "al burro" contiene prosciutto, mozzarella e besciamella. Nella variante catanese, la panatura è croccante e la frittura molto dorata.

2. Pasta alla Norma

Il piatto iconico della cucina cittadina: melanzane fritte, salsa di pomodoro fresco, basilico e ricotta salata stagionata. Nasce a Catania come omaggio al compositore Vincenzo Bellini e rappresenta la sintesi perfetta tra semplicità e intensità di sapori.

3. Cipollina

Rustico tipico venduto in panifici e bar. È composto da pasta sfoglia, un ripieno di cipolla stufata con pomodoro, prosciutto e formaggio filante. Ha un gusto deciso e leggermente dolce grazie alla cipolla caramellata.

4. Cartocciata

Simile a una focaccia morbida chiusa come un panzerotto. Il ripieno classico è prosciutto e mozzarella, ma sono molto diffuse versioni con melanzane fritte, funghi, salsiccia o würstel. È uno dei pilastri della tavola calda catanese.

5. Tavola calda catanese

È un insieme di rustici da bar che rappresentano la colazione o lo spuntino tipico della città. Comprende bombe, rollò, pizzette, rizzuole, panzerotti e molto altro. Il denominatore comune è la pasta soffice e ben lievitata.

6. Iris (fritta o al forno)

Dolce di pasta morbida ripieno di crema di ricotta, cioccolato o crema pasticcera. La versione fritta è la più golosa: esterno croccante e interno cremoso.

7. Brioche con gelato

Una colazione o merenda molto diffusa. La brioche “col tuppo” viene farcita con gelati artigianali spesso a base di pistacchio, nocciola, cioccolato o mandorla. È un’esperienza tipicamente siciliana e molto amata in estate.

8. Granita con brioche

A Catania le granite sono particolarmente cremose. I gusti più tradizionali sono mandorla, limone, gelsi, cioccolato o pistacchio. Si mangia sempre con la brioche, ed è un rituale mattutino amatissimo.

9. Cannolo siciliano

A Catania il cannolo ha una ricotta di pecora più asciutta e compatta rispetto ad altre zone della Sicilia. Viene preparato al momento per mantenere la cialda croccante. Può essere decorato con frutta candita, granella di pistacchio o cioccolato.

10. Pasta al pistacchio

Piatto molto diffuso grazie alla vicinanza con Bronte. Il condimento è un pesto corposo di pistacchio, spesso arricchito con speck, pancetta o panna. Esistono anche versioni più raffinate con gamberi o spezie.

11. Scacciata catanese

Torta salata chiusa tipica soprattutto nel periodo natalizio. Gli ingredienti variano: patate e broccoli, tuma e acciughe, salsiccia e cavolfiore, oppure melanzane. La pasta è morbida e lievitata, il ripieno abbondante.

12. Pesce fresco della Pescheria

Il mercato storico di Catania offre pesce pescato poche ore prima: fritture di paranza, gamberi crudi, seppie, polpi, pesce spada alla griglia. I ristoranti attorno al mercato propongono piatti semplici ma estremamente freschi.

13. Pasta con le sarde

Un piatto dal gusto intenso e aromatico: sarde fresche, finocchietto selvatico, pinoli, uvetta, cipolla e zafferano. A Catania la versione è leggermente diversa da quella palermitana, ma altrettanto ricca di contrasti.

14. Caponata catanese

Melanzane fritte e un condimento agrodolce con olive, capperi e sedano. La versione catanese ha una nota più dolce rispetto ad altre varianti siciliane. È servita come antipasto o contorno.

15. Rosticceria mista

In qualunque bar catanese si possono trovare i classici della rosticceria: rollò con würstel, pizzette rosse, arancini mignon, mini-cartocciate. Perfetti per uno spuntino veloce e molto economico.

16. Panino con panelle e crocchè (versione locale)

Anche se più tipico di Palermo, a Catania lo si trova con varianti locali. Pane morbido farcito con panelle di farina di ceci e crocchette di patate, spesso servito con sale, pepe e limone.

17. Polpo bollito di Ognina

Specialità della zona marina di Catania. Il polpo viene bollito e servito caldo, tagliato a pezzi, con limone, prezzemolo e pepe. È uno dei sapori più autentici del lungomare catanese.

18. Crispelle (di riso al miele o di ricotta e acciughe)

Due tradizioni diverse:
Le crispelle di riso sono dolci, ricoperte di miele, tipiche di San Giuseppe.
Le crispelle di ricotta o acciughe sono salate, molto morbide all’interno e croccanti fuori.

19. Ciambelle fritte (graffe)

Dolci molto soffici, fritti al momento e ricoperti di zucchero. Si trovano soprattutto nei chioschi serali, spesso accanto alle bevande tipiche come seltz, limone e sale.

20. Minne di Sant’Agata

Dolce simbolo della città. È una piccola cupola di pasta di mandorle con ripieno di ricotta e gocce di cioccolato, ricoperta da una glassa bianca e una ciliegia candita. Si mangia durante la festa di Sant’Agata, ma molte pasticcerie le offrono tutto l’anno.

 

Carni locali e panini speciali della festa di Sant'Agata

Durante le feste patronali (es. Sant'Agata) la scena street-food si anima con panini e specialità locali uniche: un'occasione per provare varianti tipiche.Per assaggi autentici: cerca botteghe storiche e bancarelle del centro (Savia, Spinella e altre pasticcerie storiche sono riferimenti locali).

 

Consigli pratici per il visitatore

  • Quando andare: primavera e autunno sono ideali per temperature miti; l'estate è calda ma perfetta per mare e granite.
  • Come muoversi: per comodità e sicurezza prenota transfer o noleggia un'auto con TDS Transfer se prevedi escursioni fuori città.
  • Sicurezza e rispetto: rispetta i quartieri storici e le norme per la visita dei siti; per salite sull'Etna segui sempre guide autorizzate.
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